SHARING DESIGN la creatività nelle città dell’oggi

18.00

Con Sharing Design definiamo un modo di progettare sempre più indirizzato a quelle buone pratiche collaborative consapevoli dei bisogni di tutti e attente all’utilizzo e al consumo di risorse sempre più scarse. Un design frutto di sapere collettivo interprete delle necessità delle città dell’oggi, un design, in definitiva, che contribuisce a migliorare la vita di tutti senza lasciare nessuno indietro.

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Descrizione

SHARING DESIGN la creatività nelle città dell’oggi

Collana Autoproduzioni

2018; pp.111 isbn: 9788894039221

copertina e progetto grafico: Maria Christina Hamel

a cura di: Cesare Castelli, Maria Christina Hamel

Temi: makersautoproduzione

Con l’avvento del nuovo millennio, la globalizzazione dei mercati, l’imponente aumento dei flussi migratori, i cambiamenti degli equilibri geopolitici mondiali, spesso accompagnati da una non adeguata redistribuzione delle risorse e con un importante decadimento della qualità dell’ambiente hanno reso indispensabile definire nuovi obiettivi utili a migliorare il benessere della collettività intesa nella sua accezione più estesa.

La salute collettiva e la prosperità del pianeta sono finalmente diventate priorità assolute, come evidenziato dagli obiettivi della Agenda 2030 per una economia sostenibile e da Europa 2020, nello stesso tempo la rivoluzione digitale ha determinano una forte accelerazione verso la dematerializzazione sia dei luoghi di lavoro che in parte anche di quelli di produzione, tutto questo ha determinato anche una totale ridefinizione dei paradigmi progettuali in generale. In particolare il design si è così caricato di nuove aspettative dove la ricerca della forma, fondamentale negli stilemi del 900, oggi è solo una componente e neanche la più importante. Cultura del progetto significa sempre più partecipare ad un processo collettivo utile alla realizzazione di oggetti per un consumo responsabile dove gli aspetti legati ai grandi temi del sociale hanno assunto una grande rilevanza. Il design non è più solo quello industriale, le parole chiave dell’oggi sono,  Sharing, Coworking, Fablab, Market Place, ma anche partecipazione, inclusione, condivisione e ancora crowdfunding, economia circolare, rigenerazione, online, rete, attenzione alle fragilità e ai diversamente abili, formazione permanente. Tutto questo sta portando alla definizione di una nuova estetica attenta al sociale, che contribuisce in maniera determinante allo sviluppo del bene comune superando il concetto stesso di industria 4.0.

Se con Sharing Economy intendiamo tutte quelle pratiche di economia collaborativa che hanno assunto come riferimento il “noi” e non più l’”io”così con Sharing Design definiamo un modo di progettare sempre più indirizzato a quelle buone pratiche collaborative, consapevoli dei bisogni di tutti e attente all’utilizzo e al consumo di risorse sempre più scarse. Un Design frutto di un sapere collettivo interprete delle necessità delle città dell’oggi, un design, in definitiva, che contribuisce a migliorare la vita di tutti senza lasciare nessuno indietro.

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