Gabriele Sagramoso

Alla fine del 1800 a Roorkhee (India) presso il Comando del British Army venne progettata una sedia da utilizzare sul “campo” comoda, solida e trasportabile. Questa sedia ha poi influenzato moltissimi progettisti moderni: Marcel Breuer’s “Wassily” chair (1925), Le Corbusier’s “Bascula” chair (1928), Wilhelm Bofinger’s “Farmer Chair” (1966) e Vico Magistretti’s “Armchair 905”(1964). Moltissime sono state poi le versioni che sono state prodotte da allora e la poltroncina “Sahara” rappresenta l’evoluzione (con alcune innovazioni) del progetto iniziale

La sedia ha delle interessanti qualità:
– Comodità e stabilità anche su terreni accidentati, sabbia o prati.
– Adatta ad ambienti di mare (il telo e’ lavabile in lavatrice).
– Facilità di immagazzinamento (è smontabile ed occupa poco spazio)
– Facilità di trasporto e si monta senza strumenti
Le innovazioni apportate (che fanno parte di un disegno comunitario registrato) riguardano soprattutto i teli che sono tesi con il velcro, la forma delle gambe per permettere una facile produzione con macchine a controllo numerico e le sezioni dei fori degli incastri.

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